Come funziona - Precurox

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Come funziona

Componenti di Precurox
  • Arginina
  • Tribulus terrestre 
  • Ginko biloba
  • Nicotinamide
  • Propionil carnitina


Tabella analitica per 2 bustine

Vediamo in dettaglio come agisce ciascun componete di Precurox
ARGININA- OSSIDO NITRICO - EREZIONE
il PRINCIPALE MEDIATORE DELLA EREZIONE è l'ossido nitrico  detto anche monossido di azoto. Il monossido di azoto  è un gas incolore. La formula della sua molecola è NO. Nel corpo umano il monossido di azoto (NO) rappresenta un importante neurotrasmettitore con effetto vasodilatante. E' quindi un potente vaso-dilatatore, utilizzato per la terapia dell'ipertensione polmonare, in particolare nei neonati affetti da insufficienza respiratoria ipossemica. E per questa caratteristica viene indicato come un fattore di rilascio endotelio-derivato, sigla inglese EDRF.
Viene sintetizzato a partire da arginina e ossigeno per azione di enzimi noti col nome di monossido nitrico sintetasi
Precurox contiene 2,5 grammi di arginina per bustina.

PROPRIETA' DELL'OSSIDO NITRICO o  MONOSSIDO DI AZOTO 
Ha la capacità di penetrare attraverso tutte le membrane e le barriere di tutti i micro-organismi (batteri, virus, funghi, parassiti), e tra cui le nostre cellule  potendo muoversi liberamente sia all’interno che all’esterno di esse. Può agire sulla muscolatura liscia dei vasi sanguigni provocando vasodilatazione con conseguente aumento del flusso ematico e funzione omeostatica. E' un potente vasodilatatore ed inibisce  anche l'adesione e l'aggregazione piastrinica.

Adesso parleremo un pò piu' tecnici e cercheremo di spiegare quello che si dice: attraverso una serie di reazioni che coinvolgono enzimi ed ossido nitrico si arriva all'effetto finale, cioè quello del rilassamento della uscolatura liscia dei vasi sanguigni.  
Quando si parla di ossido nitrico non si può non menzionare la nitroglicerina (ed i nitroderivati, cioè quei farmaci che allargano i vasi del cuore) . La nitroglicerina ed i nitroderivati sono farmaci che agiscono con rilascio di monossido nitrico;  subiscono all'interno dell'organismo una reazione chiamata  denitrazione a seguito della quale producono NO : sono chiamati difatti nitrovasodilatori e la loro trasformazione (denitrazione ) potrebbe avvenire tramite una varietà di meccanismi, in parte norti , in parte controversi.
Il meccanismo mediante il quale si produrrebbe NO potrebbe avvenire per una reazione con i gruppi sulfidrilici, o per l'intervento di enzimi come il glutatione S-transferasi, il citocromo P450 (CYP), o la xantina ossidoreduttasi.
Vi sono ultimamente evidenze che la denitrazione clinicamente rilevante dei nitrocomposti per la produzione di 1,2-gliceril dinitrato e NO sia catalizzata dall'aldeide deidrogenasi mitocondriale (mtALDH).

Ma che cosa fa l'ossido nitrico per agire ?

L'ossido nitrico rilascia la muscolatura liscia dei vasi sanguigni 
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Spiegazione
Abbiamo gia visto che l'ossido nitrico puo essere prodotto all'interno del nostro organismo dalla arginina o può derivare dal denitrazione di farmaci chiamati nitroderivati  e quindi provenienti dall'esterno ( e già da questa affermazione si capisce perchè non si possono dare i farmaci come viagra , levitra e cialis a chi gia assume nitroderivati per le malattie anginose del cuore)

Meccanismo di azione
Cercheremo di essere chiari il piu' possibile, ma i termini non possono essere cambiati.
Il monossido nitrico  (NO) ha come bersaglio primario un enzima detto l'enzima guanilato ciclasi.
Questo enzima dal guanosin-trifosfato (Guanosin Tri Posfato) - GTP genera il Guanosin Mono Posfato Ciclico  - GMPc. 
Il  Guanosin Mono Posfato Ciclico  - GMPc attiva a valle la protein-chinasi GMPc-dipendente (PKG), la quale fosforila  proteine contrattili e strutturali della cellula come la calponina, il fosfolambano e la tropomiosina rendendole  sensibiliti alle azioni degli ioni calcio, i principali responsabili della contrazione delle cellule muscolari.  La PKG ha anche un ' altra azione : fosforila i recettori dell'IP3 (Inositolo trifosfato) situati sulla superficie dell'SR (reticolo sarcoplasmatico della cellula muscolari lisce  che costituiscono la parete del vaso sanguigno dette cellule endoteliali ), impedendone l'aggancio con l'IP3: ciò impedisce il rilascio del calcio dall'SR o dall'ER, inibendo la contrazione della muscolatura liscia (generalmente elevata in tale tipo di tessuto) e inducendone quindi il rilassamento.

Un ulteriore meccanismo responsabile degli effetti biologici del monossido nitrico è la sua capacità di "nitrosilare" i residui di cisteina delle proteine, effettuando così una modulazione di tipo "redox". Proteine cellulari sensibili a questa modificazione includono alcuni canali ionici, enzimi biosintetici e del metabolismo.

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Altre funzioni dell'ossido nitrico
Questo composto assolve diverse altre funzioni fisiologiche, tra le quali:

  1. viene sintetizzato dai macrofagi durante la risposta immune e può contribuire ad un diretto effetto battericida;
  2. ha un ruolo nel ciclo di crescita del capello;
  3. determina il turgore del pene durante la fase di erezione.
  4. L'intervento del monossido nitrico in patologia è anch'esso riconosciuto in svariate situazioni:

  • è uno dei mediatori del danno cellulare ossidativo che si verifica nella riperfusione dopo un'ischemia (es. cerebrale o cardiaca o intestinale);
  • è una delle molecole citotossiche che provoca fenomeni neurodegenerativi (dimostrato nel morbo di Parkinson e nella sclerosi multipla);
  • è il principale mediatore del collasso cardiocircolatorio che si ha nello shock settico causato da batteri Gram-negativi;
  • è uno dei cofattori che provocano la morte delle cellule del pancreas, in caso di diabete autoimmune (di tipo I).

Però tramite i composti del tiolo (zolfo), il corpo neutralizza l'ossido nitrico e i radicali liberi da questo prodotti.
TRIBULUS TERRESTRE
Afrodisiaco. Contro il deficit erettile o impotenza , stimolante delle attività sessuali. 
Negli allenamenti finalizzati all'aumento di massa muscolare. 

Il suo uso è stato mutato dalla medicina  ayurvedica per combattere 
impotenza, e per altre   problematiche sessuali (disfunzioni erettili) e per aumentare la fertilità sia maschile che femminile.
Ha  la capacità temporanea di aumentare nell'uomo il tasso LH con conseguente aumento di testosterone. Per questo motivo viene indicato negli allentamenti finalizzati ad un 
aumento di massa muscolare e permigliorare le prestazioni sessuali sopratutto associato alla arginina .
EFFETTI COLLATERALI E CONTROINDICAZIONI
Non si conoscono effetti tossici o collaterali.
GINCKO BILOBA
In fitoterapia vengono utilizzate le foglie essiccate, dalla caratteristica forma a ventaglio, ricche di sostanze attive come aminoacidi, flavonoidi e derivati terpenici (i principali sono bilobalide, ginkgolidi, ginkgoflavonglucosidi).
Le proprietà farmacologiche di questi componenti che hanno destato maggior interesse sono l’azione a livello cardiovascolare, l’attività sui sistemi di neurotrasmissione e l’attività antiossidante per l’azione antiradicalica. Per queste proprietà, il ginkgo biloba oggi viene sempre più frequentemente impiegato in tutte quelle condizioni di riduzione delle capacità cognitive, della memoria e dell’apprendimento, dovute ad una insufficiente irrorazione sanguigna cerebrale tipiche della demenza, e nelle malattie vascolari periferiche.(claudicatio intermittens).
L'erezione è il complesso risultato di interazioni nervose e vascolari. Le funzioni dei vasi capillari devono essere attentamente mantenute pena erezione insufficiente.
NICOTINAMIDE o VIT. B3
La Vitamina B3  o vitamina PP ("pellagra preventive") è nota anche con il nome di  Niacina,  termine generico con il quale si indicano due sostanze:
l'acido nicotinico (la niacina propriamente detta e derivati funzionalmente attivi) e
la nicotinammide (o niacinammide), un altro suo derivato, funzionalmente attivo, componente essenziale di due coenzimi implicati in tutte le reazioni di ossidoriduzione dell'organismo (fondamentali anche per il metabolismo del capello):
                           il nicotinamide adenin dinucleotide (NAD)
                           il nicotinamide adenin dinucleotide fosfato (NADP)

A cosa serve?
La vitamina B3 è necessaria per la formazione dei coenzimi (NAD e NADP). Interviene anche nel metabolismo dei lipidi, protidi, glucidi. La vitamina B3 è essenziale per il regolare funzionamento del sistema nervoso,  il metabolismo energetico, la sintesi del DNA; è importante per la circolazione periferica,  per il mantenimento della salute della pelle e della lingua e per la formazione dei tessuti del sistema digestivo.  Una diarrea può essere curata in due giorni. L’aterosclerosi, gli attacchi di sindrome di Ménière (vertigini) ed alcuni casi di sordità progressiva sono migliorati e persino scomparsi. La niacina è spesso usata per ridurre l'ipertensione. Contribuisce anche a stimolare la produzione di acido cloridrico per aiutare una digestione difettosa. L’acne è stata trattata con successo con la niacina.  Molti individui sofferenti di insonnia rispondono bene all’effetto calmante della niacina. La niacina è stata molto efficace nel trattamento dell’artrite. Pazienti sofferenti di artrite hanno riscontrato una maggiore mobilità delle articolazioni, una diminuzione della rigidità e del dolore, così come un aumento della potenza muscolare e la diminuzione del senso di fatica, con l’assunzione di niacina. In molti casi è necessario un trattamento lungo per ottenere i migliori benefici.
 E’ necessaria per la sintesi degli ormoni sessuali.
Fonti
La vitamina B3 può essere sintetizzata a partire da uno degli aminoacidi essenziali, il triptofano. Gli alimenti che contengono vitamina B3 sono: la carne bianca (specie il tacchino), il vitello, il fegato di manzo, il salmone, il tonno, il pesce spada, il latte e i formaggi, il lievito di birra. È una vitamina idrosolubile e una delle vitamine più stabili: non teme infatti l'ossigeno, il calore e la luce. Viene eliminata attraverso le urine. La niacina viene assorbita a livello intestinale, dopo un processo di idrolisi, sotto forma di nicotinammide e acido nicotinico; tali sostanze vengono poi cedute ai vari tessuti. Viene immagazzinata soprattutto a livello epatico.
Fabbisogno
Secondo gli esperti, il fabbisogno giornaliero di vitamina B3 per un adulto è pari a 14 mg per le femmine (da 11 anni) e 18 mg per i maschi (da 14 anni). Alcuni autori suggeriscono un maggiore apporto di vitamina B3 per chi soffre di disfunzioni del metabolismo o di ipotiroidismo, a chi deve affrontare pesanti attività fisiche e a chi è affetto da malattie croniche come cirrosi epatica, insufficienza del pancreas e diabete. Il fabbisogno di niacina e triptofano viene espresso come NE, acronimo di "Niacina Equivalenti"; convenzionalmente si considera che 60 mg di triptofano corrispondano a un 1 mg di niacina. La vitamina B3 in eccesso viene eliminata per via renale. La quantità di niacina presente nell'organismo può venire ridotta da un introito eccessivo di carboidrati oppure in seguito all'assunzione di farmaci antibiotici. L'assorbimento di vitamina B3 può essere ridotto dal fumo di sigaretta.
PROPIONIL CARNITINA
La carnitina è una forma acetilata (esterificata con acido acetico) della carnitina. Questa sostanza risulta meglio assorbita dall'organismo e soprattutto grazie alla maggiore lipofilia è in grado di passare le membrane cellulari, ciò le permette di raggiungere meglio il muscolo e passare la barriera ematoencefalica.
La capacità dell'acetil-carnitina di arrivare al sistema nervoso centrale la rende una sostanza con attività neuroprotettiva. Sembra anche di aiuto nel trattamento dei deficit colinergici responsabili della demenze senili come l'Alzheimer. In situazioni di patologia la L-acetilcarnitina si è dimostrata attiva sia come fattore di neuroprotezione per la cellula e i suoi organelli, soprattutto i mitocondri, sia come fattore trofico cellulare. Nell'uomo studi clinici controllati anche di lunga durata sono stati condotti in varie neuropatologie come Parkinson, vasculiti, insulti da ipossia, invecchiamento in genere, ed i risultati ottenuti sono stati di un miglioramento delle funzioni cognitive. L'acetil-carnitina sembra in grado di migliorare l'utilizzazione cellulare dell'NGF (fattore di accrescimento nervoso), di incrementare la sintesi di fosfolipidi per la costruzione di membrane e di favorire la produzione di energia (ATP) senza la quale i meccanismi riparativi non possono aver luogo.

L'uso di acetil/propionil carnitina, come  la carnitina ha dimostrato in numerosi studi di favorire la 
produzione di spermatozoi in soggetti con problemi di azoospermia ed oligospermia, pertanto attualmente viene considerata un valido coadiuvante nelle terapie dell'infertilità maschile.
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